La Rete

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mercoledì 31 maggio 2017

Santa Eurosia

Dobroslava (Eurosia in greco), questo il suo nome, nasce nel 864 nella nobile famiglia del duca di Boemia. Rimasta orfana in tenera età è adottata dal nuovo duca Bariboy e dalla moglie Ludmilla che la amano e la crescono come una figlia. Dobroslava è battezzata col nome greco Eurosia. La bimba si distingue per altruismo e bontà d'animo. Tutto procede bene finché la famiglia non è costretta all'esilio.  Esilio che dura poco in quanto per opera di san Metodio la famiglia può rientrare in breve tempo in Boemia.
Nell'anno 880 san Metodio si reca a Roma da Papa Giovanni VII. Il Papa sottopone al futuro santo la questione della futura moglie del figlio del conte di Aragona, Fortun Jimenez (futuro erede al trono di Aragona, che sta combattendo gli invasori arabi saraceni), e chiede a Metodio consiglio. Metodio indica la giovane principessa Eurosia come moglie adatta al futuro re. 
Ritornato in Boemia e avuto il consenso dei genitori della ragazza e della stessa Eurosia, che vede in questo invito del Papa il disegno della volontà di Dio, Metodio parte per la Spagna per far incontrare Eurosia al futuro sposo. In questi luoghi invasi dai saraceni capitanati da Aben Lupo, c'è una vera persecuzione. Le persone che accompagnano Eurosia cercano di fuggire e nascondersi, ma i saraceni riescono a raggiungerli e a ucciderli. Aben Lupo ordina a Eurosia di rinnegare Cristo e di diventare sua sposa, al rifiuto della ragazza l'ira si accende in lui e nonostante Eurosia riesca a sfuggirgli è raggiunta e martirizzata. A Eurosia vengono mozzate le mani e i piedi e alla fine è decapitata. Eurosia ha sedici anni. La santa è invocata contro le tempeste e i fulmini. La sua festa ricorre il 25 giugno.



sinforosa castoro

domenica 28 maggio 2017

La tua mano sulla mia testa

È un giovane papà in bicicletta, quello che vedo dal finestrino dell'auto, sul sellino il suo piccolo figlio a capo scoperto sotto un sole mattutino di maggio, un sole forse troppo caldo per il mese. E lui, il papà, che fa? Percorre tutto il tragitto, andata e ritorno, lo rivedo al ritorno, circa cinque chilometri, con la mano a mo' di cappellino appoggiata delicatamente sulla testa del figlioletto per proteggerlo dai raggi del sole.
E vuoi che il Signore non abbia la medesima cura-attenzione-protezione per ciascuno di noi? Certo che sì, e anche di più, e allora di che abbiamo timore?
"... Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" Mt. 28,20





sinforosa castoro

sabato 27 maggio 2017

Ti voglio bene

Stavo parlando con una cara persona a cui voglio bene e ci si domandava come mai una frase di sole tre parole, semplice come acqua di sorgente: ti voglio bene, si faccia sempre più fatica a pronunciarla. 
Per quale motivo si ha come una sorta di pudore a dire: ti voglio bene? Eppure basterebbe davvero poco per superare questo blocco. Ma cosa significa questa semplice frase? 
Ti voglio bene, voglio il tuo bene. Insomma, non è altro che un programma di amore, che include, ovviamente, attenzione, rispetto, condivisione di gioie e sofferenze, senza dimenticare un pizzico di ironia e una manciata abbondante di allegria.



sinforosa castoro

venerdì 26 maggio 2017

Parole legate 4. Maggio

Maggio Maria
Maria mamma
mamma figli
figli rose
rose festa
festa anniversario
anniversario compleanno
compleanno candeline
candeline fiamma
fiamma amore
amore eterno
eterno tempo
tempo maggio.




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martedì 23 maggio 2017

Misteri di rete

Oggi dal pc non riesco proprio ad accedere a nessun sito, nemmeno al mio, riesco solo ad accedere a YouTube. Chi sa dirmi come mai? Con l'iPad non so scrivere altro. Buona serata.
sinforosa castoro

lunedì 22 maggio 2017

Arrivare insieme in cielo

In questo giorno particolarissimo
Arrivare insieme in cielo


A me piace molto il sogno in una famiglia. Tutte le mamme e tutti i papà hanno sognato il loro figlio per nove mesi. E’ vero o no? [Sì!] Sognare come sarà questo figlio… Non è possibile una famiglia senza il sogno. Quando in una famiglia si perde la capacità di sognare, i bambini non crescono e l’amore non cresce, la vita si affievolisce e si spegne. Per questo vi raccomando che la sera, quando fate l’esame di coscienza, ci sia anche questa domanda: oggi ho sognato il futuro dei miei figli? Oggi ho sognato l’amore del mio sposo, della mia sposa? Oggi ho sognato i miei genitori, i miei nonni che hanno portato avanti la storia fino a me. E’ tanto importante sognare. Prima di tutto, sognare in una famiglia. Non perdete questa capacità di sognare!  Papa Francesco. Incontro con le famiglie. Sri Lanka, 12-19 gennaio 2015     

Vi rimando a questa bellissima riflessione di papa Francesco



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domenica 21 maggio 2017

Scatoloni pronti, me ne vado

Un genitore non vuole altro che vedere il proprio figlio crescere, possibilmente in modo armonico, e diventare autonomo, in tutti sensi, eppure quando il figlio incomincia a riempire scatoloni con la propria roba per poi spiccare il volo, ecco che nel genitore si scatena una guerra di emozioni.
Fino a venti, trent'anni fa, un figlio lasciava la casa paterna quasi unicamente per sposarsi, e in genere era per sempre, oggigiorno non è più così.
Un figlio se ne va di casa per infinite motivazioni e non è detto che sia per sempre, anzi, persino chi e ne va perché si sposa, frequentemente esce dalla porta per poi, magari, a distanza di anni, rientrare dalla finestra. Tuttavia, ieri come oggi al genitore spetta affrontare questa dura realtà del cosiddetto nido vuoto.
Già in questo post è stato affrontato l'argomento e quindi non voglio ripetermi e annoiare, sottoscrivo di nuovo tutto ciò che è stato scritto in quel post, aggiungendo solamente un nuovo un tassello, non irrilevante, per tutti quei genitori che vivono la maternità e la paternità come vocazione, così come il loro matrimonio.
Vocazione (dal lat. Vocatio - onis: chiamata, invito) è una parola un po' in disuso e di questi tempi può suonare addirittura stonata, eppure per chi ha fede in Dio sa che è una parola che si sposa benissimo con altri termini: matrimonio, paternità/maternità.
Chi si sposa per vocazione sa che nel matrimonio agisce continuamente anche quella Grazia particolare dello Spirito Santo infusa nel giorno del matrimonio e sa che i figli che ne conseguiranno, prima di essere figli della coppia, sono figli di Dio, amati da Lui, ancor più che dai genitori stessi, e chiamati anch'essi a una santa vocazione.
Ora, in questa prospettiva, la guerra di emozioni scatenata dalla realtà del  nido vuoto non può essere altro che uno spazio di tempo più o meno lungo nel quale il genitore, accanto alla sofferenza per lo "strappo", inevitabile, ripercorre il suo cammino vocazionale al matrimonio e alla maternità/paternità, riconfermando il suo sì alla chiamata di Dio e ridonando a Lui, e solo a Lui, ciò che gli appartiene di diritto, cioè il figlio, e chiedendo a Lui, e a Lui solo, di guidare ancora una volta la sua vita di sposo/sposa, di genitore e la vita di quel figlio che ha spiccato il volo. Dio, a differenza nostra, mantiene fede alle sue promesse.




sinforosa castoro


giovedì 18 maggio 2017

Nulla

In risposta al bellissimo post di Patricia (ma si ritornerà su questo discorso così intriso di significati e significanti).

Le cose brutte non sono le cose peggiori che possono capitarti. Il nulla è la cosa peggiore che possa capitarci. 
Richard Bach

O la vita è una avventura da vivere audacemente, oppure è niente. 
Helen Keller

I fanciulli trovano il tutto anche nel niente, gli uomini il niente nel tutto. 
Giacomo Leopardi





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mercoledì 17 maggio 2017

Incubo imminente

I primi caldi, soprattutto dopo i giorni esageratamente freddi delle scorse settimane, catapultano la mente e il corpo nella stagione estiva, che se vissuta in riva al mare ha sapore di sogno ma se vissuta in città non è altro che incubo.
Tutto di questa stagione stona: l'afa, la luce, le zanzare, il condizionatore, il sudore che zampilla da ogni frammento di pelle, la calura, la spossatezza, il ventilatore, le case spalancate, la gente sbracata sui terrazzi e nelle piazze. Cosa resta di bello della stagione del sole?

FOTO PRIVATA

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martedì 16 maggio 2017

Pace

La pace non è assenza di guerra. La pace interiore delle persone ha molto a che vedere con la cura, con l’ecologia e il bene comune, perché quando è vissuta autenticamente riflette un equilibrato stile di vita, alleato alla capacità di ammirazione che porta alla profondità della vita, la natura è piena di parole e di amore (n.225).

Papa Francesco. 
Laudato si




sinforosa castoro

domenica 14 maggio 2017

Dono

Dal vasetto di lavanda
escon fuori pensierini:
questi steli profumati
sono dono dei tuoi bambini.




di sinforosa castoro
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sabato 13 maggio 2017

Cuore di mamma

C'era una volta una mamma con suo figlio, un bellissimo bambino che cresceva tra le amorevoli cure della sua mamma.
Il bambino divenne presto ragazzo ma crescendo diventò cattivo.
Il ragazzo diventò uomo ed era sempre più cattivo; cominciò a rubare ed un giorno commise l'atto più crudele, uccise!
Nella disperazione della mamma, l'uomo continuò così per diversi anni, finché un giorno, dopo aver ucciso un uomo, fu arrestato.
Per la sua cattiveria e per i suoi crimini fu condannato a morte.
La notte prima dell'esecuzione, gli apparve in sogno il diavolo, che gli propose un patto.
«Posso renderti la libertà ma tu devi fare una cosa per me, disse il diavolo, devi portarmi il cuore di tua madre».
L'uomo rimase per un secondo muto, poi accettò e, uscito di prigione grazie al patto appena fatto, andò a casa della madre.
Non disse nulla, non esitò, estrasse il coltello ed uccise la madre.
Avvolse il cuore in un fazzoletto e cominciò a correre verso l'appuntamento con il diavolo.
Cominciò a piovere e l'uomo correva sempre più forte.
Ad un tratto inciampò, cadde a terra! ed il cuore uscì fuori dal fazzoletto rotolando nel fango.
L'uomo stava per rialzarsi, quando il cuore della mamma, pieno di fango, lo guardò e gli disse:
«Ti sei fatto male figlio mio?».

Se una mamma ha questo amore incondizionato verso suo figlio, immaginiamo di quanto amore è capace Dio verso di noi, suoi figli.


Dalla rete


sinforosa castoro

venerdì 12 maggio 2017

Cuore

Il cuore vive finché ha qualcosa da amare,
così come il fuoco finché ha qualcosa da bruciare.
   Victor Hugo



sinforosa castoro


           

giovedì 11 maggio 2017

Politico fuori da schemi

Un Politico fuori da schemi
  • Se avessi tante cose, dovrei occuparmene. La vera libertà è avere poche cose, il minimo.
  • Sì, è possibile un mondo con un’umanità migliore. Tuttavia, forse il compito principale è quello di salvare vite. 
  • Per come siamo messi ora, non è possibile colmare il nostro senso di spreco.
  • Il potere non cambia le persone, rivela solo chi sono veramente.
  • Vivere meglio non significa avere tanto, ma essere più felici.
  • Voglio conoscere la verità, ma non credo per niente nella giustizia.
  • Mi arrabbio, mi scaldo, dico sciocchezze, ma non posso coltivare l’odio (…). Bisogna portare rispetto, soprattutto quando fa più male.
  • Non ha senso frignare per le cose inevitabili. Le cose inevitabili vanno affrontate.
  • Sì, sono stanco, ma questo non finirà fino a quando non mi chiuderanno in una cassa o sarò un vecchio rimbambito.
  • Il nostro mondo ha bisogno di meno organizzazioni mondiali, che servono solo alle catene di alberghi, e più umanità e scienza.
  • Siamo nati solo per consumare e quando non possiamo farlo, il mondo si riempie di frustrazione, povertà, autolimitazione ed autoesclusione.
  • Passiamo il tempo ad adorare il dio mercato che organizza la nostra economia, la politica, le abitudini, la vita e perfino finanzia con carte di credito un’apparenza di felicità
  • Per quanto cerchiamo di globalizzare l’economia, il nostro cuore, la nostra soggettività non possono essere globalizzate.
  • Radiamo al suolo le foreste, le vere foreste, e costruiamo foreste anonime di cemento.
  • Affrontiamo la vita sedentaria con il tapis roulant, l’insonnia con le pillole per dormire, la solitudine con le tecnologie e l’elettronica.
  • La libertà serve a pensare diversamente, perché per essere d’accordo non è necessaria la libertà.
  • L’uomo oggi non governa le forze che ha scatenato, ma sono le forze che ha scatenato a governarlo.
  • Non lasciatevi rubare la giovinezza interiore. Quella esterna se la porta via il tempo, è inevitabile. Ma c’è una giovinezza per cui lottare, un territorio interiore, basta guardarsi dentro, e questa giovinezza si accompagna a una piccola parola molto semplice: solidarietà, solidarietà con la condizione umana.
  • L’impossibile richiede un po’ più sforzo, ne esce sconfitto solo chi abbassa le braccia e si rassegna.
  • Non mi guardo indietro perché il presente, che è reale, è nato dalle ceneri fertili di ieri.
  • Essere liberi è passare la maggior parte del tempo della nostra vita a fare quello che ci piace.
  • La politica è la lotta per la felicità di tutti.
  • Povero non è chi possiede poco, ma chi necessita infinitamente tanto e desidera sempre di più.
  • L’uomo moderno va sempre di fretta, perché se l’economia non cresce, è una tragedia.
  • Noi politici dobbiamo vivere come vive la maggioranza e non come la minoranza.
  • Ci sono cose di cui si scopre il valore solo dopo averle perse.
José Pepe Mujica Capo dello Stato dell'Uruguay. 1 marzo 2010/1 marzo 2015




sinforosa castoro

martedì 9 maggio 2017

Spavento

Ci sono fatti, immagini, avvenimenti che spaventano. Cosa vi spaventa? Avete voglia di raccontarlo?
Per esempio, questo disegno dovrebbe incutere paura, secondo l'autore del disegno, un bimbo di quasi sei anni, incute pura?




sinforosa castoro

domenica 7 maggio 2017

La maestra

La maestra, vista da fuori, è una donna come le altre. A volte anche un uomo, in quel caso è un maestro.
La maestra è vestita da maestra, cioè comoda, che possa rincorrere un bambino in corridoio, sedersi per terra a fare un cerchio per giocare e, soprattutto, ricevere lacrime e altri prodotti secreti (ma non tanto segreti) da piccoli occhi e nasi generosi.
La maestra è tale se dotata di bambini.
I bambini, quando c’è la maestra, diventano alunni, anche se spesso si sbagliano e la chiamano mamma. Se è un maestro, però, non lo chiamano papà. Chissà perché.

Ci sono maestre bionde, more, perfino rosse e con le lentiggini; alcune sono ricce, altre lisce, altre portano la coda. Ma tutte, proprio tutte, hanno la voce alta, forte e chiara. La voce della maestra si abbassa quando racconta una storia o vuole fare la misteriosa. Quando invece la maestra urla, allora sono cavoli amari.
La maestra è fatta per passare ai bambini tutte le cose che sa. Se guardi bene dentro la maestra, ci trovi le tabelline, il teorema di Pitagora, la prova del nove, I Sumeri, Romolo e Remo, il congiuntivo, il gerundio, il Passero solitario e Rio Bo.
Una maestra si può dividere per venti e anche ventotto bambini, e ce n’è sempre per tutti. Quando la maestra ha finito tutto quello che ti doveva insegnare, diventa la maestra di qualche altro bambino. Allora ti capita di incontrarla al supermercato o in chiesa o all'ufficio postale e la saluti un po’ vergognoso, lei invece vorrebbe abbracciarti.
La maestra si ricorda per sempre le facce dei suoi alunni. Quando sei grande e cerchi le cose imparate, una poesia, il nome di un fiume, la storia di Pinocchio o quanto è alto il monte Bianco, basta che chiudi gli occhi e le trovi tutte là, come ce le ha messe la tua maestra.
In fila per due, i piccolini davanti, senza spingere… 
da Come funziona la maestra






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sabato 6 maggio 2017

Parole legate 3. Gocce

Le gocce bagnano la terra
la terra assetata
assetata di nuovo e di antico
di antico come il mondo 
come il mondo che muta
che muta e rimane 
rimane quello di ieri e di domani
domani sorgerà il sole
il sole che riscalda e illumina
illumina facendo scorgere tutte le brutture
le brutture che svaniranno
svaniranno solo se l'uomo sarà capace di pace
di pace e rispetto 
rispetto verso tutti
tutti: dai più piccoli dei piccoli ai più grandi dei grandi
grandi come le gocce
le gocce bagnano la terra.



di sinforosa castoro

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venerdì 5 maggio 2017

Amici utili

Confucio 
disse: 
tre tipi di amici sono utili, e tre tipi sono dannosi. 
Quando gli amici sono onesti, sinceri o intelligenti, sono utili. 
Quando gli amici sono falsi, adulatori o opportunisti, sono dannosi. 




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giovedì 4 maggio 2017

Stanchezza

Tre delicatissimi fiorellini 
per questa serata più invernale che primaverile
 in cui la stanchezza piano piano avvolge tutto... 





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mercoledì 3 maggio 2017

Bob Marley. One Love

Trentasei anni fa,
esattamente l'11 maggio 1981
ci lasciava questo grande e irripetibile artista che aveva allora trentasei anni.




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martedì 2 maggio 2017

Creazione

Un pezzo di carta e mentre si chiacchiera con la maestra si crea...



































Ed ecco un omino bellissimo...

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lunedì 1 maggio 2017

Santa Eustella (Stella)

Siamo nel III secolo. Eustella è figlia di un funzionario del pretore delle Gallie. Si converte al cristianesimo da san Eutropio, vescovo di Saintouge, che subirà il martirio per decapitazione a causa della sua fede. 
Eustella, era un compito pietoso, e rischioso, quello che i cristiani facevano per i loro martiri, raccoglie il corpo del vescovo e gli dà sepoltura. L'agiografia aurea ci tramanda che fu il padre stesso, rimasto pagano, a denunciarla e pare che anch'essa subì il martirio per decapitazione, mentre sul luogo del martirio scaturì una sorgente d'acqua. La sua festa ricorre l'11 maggio.



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