«... Tanti sono morti, perché desideravano essere liberi».
«Che volevano fare tutto quello che volevano?».
«Essere liberi non vuol dire fare tutto quello che si vuole. A scuola facciamo tutto quello che vogliamo?».
«No. Non si possono tirare i piumoni sulla faccia».
«Hai ragione, Arianna. La maestra cosa dice?».
«Non tirate i mattoni in faccia. Però Tommaso li tira».
«Ma io non lo faccio più».
«Bravo Tommaso. Se tiri il mattone in faccia al tuo compagno, che cosa gli succede?».
«Che ci faccio male».
«Vedi che hai capito».
«Ma lui li tira lo stesso».
«No, non li tirerà più, almeno per oggi, vero Tommaso?».
«Sì».
«Bravissimo. Allora essere liberi che cosa vuol dire?».
«Vuol dire che fai quello che vuoi, però non ci fai male agli altri».
«Bravissimo. Siamo liberi, quando facciamo o diciamo quello che vogliamo, rispettando, però, anche quello che vogliono dire o fare gli altri».
«Sì, ma dopo facciamo la bandiera?».
«Io la voglio fare e poi la porto a casa e poi la metto fuori, così vola».
«Io, a casa, ce l'ho, grossa così».
«Non è vero. Neh, maestra che non è vero?».
«Invece sì. Me l'ha data mio nonno».
«Lui avrà quella con l'asta di legno».
«Come quella che c'è fuori, lì».
«Caspita! È proprio così, la tua?».
«Sì, è così».
«Maestra, poi cantiamo ancora la canzone della bandiera?»... E continua.
sinforosa castoro