Quest'anno è anno bisestile.
Giulio Cesare, nel 46 a.C., riformò il calendario di Roma che da lui prese il nome: calendario giuliano. L'obiettivo era dare giusta collocazione alle ore (+o- 6) che avanzavano a ogni anno solare. Se ne occupò l'astronomo greco Sosigene che, dopo tanti calcoli, riuscì a rimettere ordine aggiungendo un giorno ogni quattro anni. È in questo modo che è nato l'anno bisestile (bis sextilis). Tuttavia le cose sono molto più complicate di quanto possiamo immaginare. Il giorno aggiunto era collocato dopo il 24 febbraio chiamato dies sextus ante calendas martias (giorno sesto prima del primo marzo). Infatti, contando in un "normale" febbraio i giorni dal 24 febbraio al 1 marzo, i giorni sono sei, sicché il giorno aggiunto fu chiamato bis-sextus (due volte sesto) e l'anno bis-sextilis (bisestile). C'è da notare che questo calendario perdeva un giorno ogni 128 anni circa e così fu riformato da papa Gregorio XIII nel 1582 prendendo il nome di calendario gregoriano. Insomma, anche se noi abbiamo aggiunto il giorno in più dopo il 28esimo giorno di febbraio, ogni quattro anni, abbiamo mantenuto il nome di anno bisestile.
sinforosa castoro
Giulio Cesare, nel 46 a.C., riformò il calendario di Roma che da lui prese il nome: calendario giuliano. L'obiettivo era dare giusta collocazione alle ore (+o- 6) che avanzavano a ogni anno solare. Se ne occupò l'astronomo greco Sosigene che, dopo tanti calcoli, riuscì a rimettere ordine aggiungendo un giorno ogni quattro anni. È in questo modo che è nato l'anno bisestile (bis sextilis). Tuttavia le cose sono molto più complicate di quanto possiamo immaginare. Il giorno aggiunto era collocato dopo il 24 febbraio chiamato dies sextus ante calendas martias (giorno sesto prima del primo marzo). Infatti, contando in un "normale" febbraio i giorni dal 24 febbraio al 1 marzo, i giorni sono sei, sicché il giorno aggiunto fu chiamato bis-sextus (due volte sesto) e l'anno bis-sextilis (bisestile). C'è da notare che questo calendario perdeva un giorno ogni 128 anni circa e così fu riformato da papa Gregorio XIII nel 1582 prendendo il nome di calendario gregoriano. Insomma, anche se noi abbiamo aggiunto il giorno in più dopo il 28esimo giorno di febbraio, ogni quattro anni, abbiamo mantenuto il nome di anno bisestile.
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