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lunedì 30 dicembre 2013

Peggy sulla neve

Ehi, amici, vado su su su, con la seggiovia: che freddo, ma che bello, però!













Quasi quasi ci siamo. 
«Tienimi bene, Sinforosa!».

Ecco... Siamo arrivati. Che meraviglia! 
Quanta neve!
Ehi, amici, mi sono nascosta ben bene fra la neve fredda: brrrrrr... sto gelando. Adesso faccio il Pupazzo di Neve.














Ops! Che fatica star dietro a Sinforosa. 
«Aspettami, Sinforosa, vai un po' pianino».
Adesso mi arrampico, come una vera scalatrice.











E vado su... E su... E su...
 Wow! Che spettacolo mozzafiato
«Sinforosa, dopo ritorniamo laggiù?».
«Sì, Peggy, riprendiamo la seggiovia, la funivia e ritorniamo a casa».
«Evviva». 
Mi piace tanto andare sulla seggiovia, perché si sente tutta l'aria fredda sulla faccia. 
«Dài, Peggy, torna qui».
«Ancora un minutino, Sinforosa, guardo ancora un po' come siamo in alto». 
A proposito, buon anno a tutti.

sinforosa castoro
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domenica 29 dicembre 2013

Gesù, Maria e Giuseppe

Oggi il Vangelo - Mt. 2,13-15. 2,19-23 - ci presenta la Santa Famiglia di Nazareth alle prese con la vita dura e difficile della quotidianità di quei tempi (non molto diversi da quelli di oggi).
Abbiamo una famiglia costretta a fuggire dalle prepotenze e violenze. Una famiglia in terra straniera alle prese con la ricerca di una nuova occupazione, di un alloggio, di amici che possano accogliere e magari saper condividere. Una famiglia che di nuovo si rimette in viaggio verso una nuova casa, un nuovo lavoro, una nuova prospettiva di vita. Nella famiglia di Nazareth c'è tutta un'umanità sofferente, precaria, senza alcuna sicurezza terrena. Quanto assomiglia alle innumerevoli famiglie sbarcate sulle nostre coste. Quanto è simile alla moltitudine di gente che non trova un'occupazione stabile per potersi costruire un futuro, che non ha una casa dove potersi rifugiare nei giorni di freddo e di gelo. Questa Santa famiglia ha nelle sue pieghe le piaghe di un'umanità che geme a ogni latitudine del globo.
Gesù, Maria e Giuseppe rimangono l'esempio di cosa significa famiglia: una comunione d'amore dove non solo si ama, ma si impara ad amare, a sopportare, a rispettare l'altro, a prendersene cura, a pensare di più al bene dell'altro che non al proprio. Una famiglia semplice, benedetta, umile, ricca di amore, di attenzioni reciproche, di fede, di dolcezza e tenerezza Una famiglia dove il silenzio non è mancanza di parole condivise bensì ascolto meditativo. Dove i gesti non sono eclatanti ma misurati e carichi di significato. La Famiglia di Nazareth ci insegna cosa significa abbandonarsi fiduciosi  a quei piani misteriosi che Dio ha per ciascuno di noi.
Santa famiglia di Nazareth prega e intercedi per tutte le nostre famiglie così povere, precarie, disorientate seppur magari opulente, gaudenti e spesso e volentieri incoscienti del loro ruolo e valore. Amen.



sinforosa castoro

sabato 28 dicembre 2013

Mio marito se ne va

In questo clima di festa, ho ricevuto un messaggio da una lettrice (che vuole rimanere anonima, ma che mi chiede di parlare del suo caso) che mi informa che in questi giorni, mentre lei si trova dai parenti con i figli, suo marito sta facendo le valigie per trasferirsi nella nuova casa, un piccolo appartamento arredato alla bell'e meglio, trovato dopo parecchie ricerche e che rientra nel suo budget, perché i due si sono separati.
"I miei figli maggiori sembra che abbiano capito, ma la piccola!...".
Già, la piccola, che a soli quattro anni si sente dire che mamma e papà non vanno più d'accordo e così il papà se ne va in un'altra casa ma che lei potrà andare a trovarlo e lui, il papà, verrà senz'altro a trovarla nella casa di famiglia. Ma che dolore!
Cara amica, penso di capire che cosa passa nel tuo cuore di sposa e di mamma e proprio in questi giorni in cui in tutto il mondo, reale e virtuale, tutti si scambiano auguri di buone feste. Se siete arrivati a questo punto, come mi racconti, è perché le hai provate tutte, ma tutte e questo dovrebbe darti un senso di sollievo.
Ora i tuoi-vostri figli hanno ancora più bisogno di tutta l'attenzione, la delicatezza e l'amore... vostro, sì perché in ogni caso voi rimanete i genitori di questi figli e anche il loro padre, nonostante gli errori commessi, rimane a tutti gli effetti il loro padre, non dimenticarlo mai, anche se ti risulterà difficile attuarlo, soprattutto nei primi tempi.
Al rientro delle vacanze di Natale troverete la casa un po' più vuota. I figli grandi, anche se ti danno l'impressione di aver capito, avranno tuttavia bisogno di adattarsi alla nuova situazione, avranno bisogno di tempo e di rimuginare su tutta la vicenda; sii paziente, con loro. La "piccola" farà domande su domande, vorrà il suo papà, e tu dovrai saper far fronte a tutto.
Cerca l'aiuto anche in quello che era tuo marito e magari di una persona che sappia supportare con te i pesi gravosi che la situazione richiede, penso a uno psicologo. Non vergognarti di chiedere aiuto ad amiche, colleghe e parenti disposti ad ascoltarti. E per ultimo, ma non per importanza, chiedi aiuto anche nella preghiera. Non so se tu sei donna di fede, tuttavia, credimi, la preghiera aiuta, dona forza e speranza. Sappi chiedere il dono della sapienza e del discernimento, in ambito parrocchiale ci sono associazioni predisposte a trattare problemi legati a una separazione; non esitare a contattarle.
Fatti forza, mi raccomando.
Un abbraccio a te e un caro saluto ai tuoi figli.

sinforosa castoro

martedì 24 dicembre 2013

Buon Natale 2013

Quanti di voi hanno visto questo capolavoro di Frank Capra del 1946 La Vita È Meravigliosa? 
A Natale mi capita spesso di ripensare a questo film che è una lezione su ciò che conta davvero nella vita. 
Vi lascio con la scena finale che riempie il cuore di gioia e speranza.


A tutti voi, amici di rete
Buon Natale 



sinforosa castoro
Vai agli Auguri passati

domenica 22 dicembre 2013

... Il Bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo

Le Scritture di oggi ci mostrano due figure agli antipodi: il re Acaz e Giuseppe, sposo di Maria. Is. 7,10-14; Mt. 1,18-24
Tanto il primo, Acaz, non sa affidarsi a Dio, quanto il secondo, Giuseppe, sa abbandonarsi ai piani "sconclusionati" di Dio, gettando così all'aria i suoi progetti di uomo, sposo e padre.
"Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati"
Giuseppe: "uomo giusto", lo definisce la Scrittura.
Giuseppe è il padre che tutti vorremmo avere.
Lo sposo che ogni sposa vorrebbe avere, così pieno di Dio, pieno di Santo Giudizio, di amore, di attenzioni, di rispetto, di prudenza, di silenzio che si fa ascolto meditativo.
San Giuseppe, intercedi per tutti noi presso Tuo Figlio e la tua sposa; a te, che in questa vita hai dato tanto a loro, non potranno dire "no".

sinforosa castoro

martedì 17 dicembre 2013

Mangi un po' di Nemo?

Una bambina che gioca con la bambola.
«Guarda che cosa ti ho preparato! Su, mangia un po'. Non vuoi mangiare? Guarda che dopo ti ammali. Vuoi che ti preparo un po' di pesce? Adesso metto nel forno un bel Nemo, così è tutto colorato e tu lo mangi».
«Ma no, non Nemo, Nemo è un cartone». Replica la compagna, che assiste alla scena.
«E io invece metto Nemo, perché la mia bambina vuole un pesce tutto colorato, neh che vuoi il pesce Nemo? Sì. Ha detto sì».
«Ma va là, tu non capisci niente. Sei piccola» e la compagna se ne va, mentre l'altra, noncurante, infila un Nemo pupazzo nel forno.

sinforosa castoro

venerdì 13 dicembre 2013

Un tiranno fra le mura domestiche

«... A casa è una lotta continua. È lui che decide ogni cosa e né io né suo papà riusciamo a stare un po' tranquilli. Quando vuole una cosa è terribile, la vuole, non c'è niente da fare... ».

«... È lei che comanda e io e il suo papà... be' cosa si può fare? Suo papà, poi, dice "No", dopo cinque minuti il no è diventato "Sì". Poi lei si offende e non ci guarda più e così... È l'unica bambina che abbiamo e come si fa? Lo so che è permalosa, anche a casa lo è. Non si può dirle niente».

«... Anche a casa fa i capricci, strilla, si butta per terra, lancia le cose, mi picchia. Io lo metto in castigo, poi lui mi guarda con quegl'occhi!  E poi non c'ho più voglia e allora... ».

«Lei non vuole che si mangi insieme e così io dico a mio marito "Va bene, dai, mangia prima tu e poi mangio io". È così a tutti i pasti e cosa possiamo fare? Lo so che quando va dai nonni non fa così, ma io non riesco, e suo papà meno ancora... ».

«... Deve vedere come ci comanda a bacchetta, però è proprio sveglio, se vuole una cosa, la vuole, bisogna fare come vuole lui, altrimenti fa di quei capricci... ».

«... Ma lo sa che per non offenderla: voleva un'altra maglietta, non quella che le avevo messo, le ho già dato la bambola e le ho detto "Dai, non fare i capricci, guarda che Santa Lucia ti ha già portato la bambola, devi fare la brava" lei non ha neanche toccato la bambola, l'ha buttata per terra e mi ha detto "Sei brutta"... ».

Stralci di colloqui con i genitori di bambini e bambine di tre anni. 
Sì, avete letto bene, questi Tiranni sono teneri bambini e bambine di soli tre anni. 
Cosa ne pensate?
Per oggi fermiamoci, riprenderemo il discorso.


sinforosa castoro

sabato 7 dicembre 2013

Care colleghe

Qualche lettore mi ha lodato per aver trattato l'argomento Mandela, a scuola.
Sì, forse è vero, non tutte le insegnanti di Scuola d'Infanzia trattano questo genere di argomento, del resto anche l'argomento "morte" è spesso non trattato, alla Scuola dell' Infanzia.
Non ci sono argomenti tabù per i bambini, anche perché nascondere o non chiamare le cose col loro nome, l'ho già detto altre volte, non fa che aumentare il timore, la confusione verso quelle cose.
Io sono sempre più convinta che la Scuola dell'Infanzia sia uno tempo-spazio di grande opportunità per i bambini. Non solo per far fare loro esperienze e imparare tecniche e abilità, ma, soprattutto, per portarli al ragionamento, alla riflessione, alla lettura di ciò che li circonda, cosa che spesso manca in famiglia.
Care Colleghe, so che noi tutte dedichiamo un'infinità di energie e tempo per far fare cose, ai nostri bambini; giuso, rientra nei Traguardi da perseguire della nostra scuola, è nostro dovere, nostro compito, tuttavia non limitiamoci a questo.
Dedichiamo ancor più tempo ed energie per dialogare con i nostri bambini, per ascoltarli, per farli riflettere su quello che assorbono a casa, dai media, informiamoli correttamente, correggiamoli e rimproveriamoli, se necessario, spieghiamo loro le conseguenze delle loro azioni, doniamo loro esempi da prendere a modello e Mandela, di certo, è un modello altissimo di umiltà, di amore verso il prossimo, persino il nemico, di giustizia, di carità con la C maiuscola; insomma, non è mai troppo presto...
Vi assicuro che questo genere di argomento cattura la loro attenzione più di mille fiabe, i bambini hanno questa capacità, per noi purtroppo spesso ormai remota, quella cioè di intuire immediatamente la grandezza di un evento, di una persona, di un luogo; è come un sesto senso che, se non si sta attenti, si perde strada facendo.
Cerchiamo, care Colleghe, di mantenerlo vivo in loro e in noi, solamente così possiamo entrare in comunicazione con i nostri bambini con quella passione che sveglia in loro l'attenzione e il desiderio di conoscere, sempre di più.


sinforosa castoro

domenica 1 dicembre 2013

E venne la Luce

Mancano solo quattro settimane al Natale e le città si stanno rivestendo di luce e bellezza, anche i più piccoli borghi vanno abbellendosi, come una gran dama al ballo di corte, sicché ogni anfratto riluce di splendore.
Sta per venire nel mondo la Luce, ci ricorda il Vangelo, ma i suoi non l'hanno accolta.
Cerchiamo di non essere fra questi. 
Buon inizio di Avvento a tutti voi.


sinforosa castoro

giovedì 28 novembre 2013

Storie di ordinaria follia

«Maestra, mi ha morsicato».
«Chi è stato?».
«Lei».
«E tu cosa le hai fatto?».
«Niente».
«Stella, vieni un po' qua. Hai visto cos'hai fatto a Giulio? Perché lo hai morsicato?».
«Perché lui non mi dava il mattone».
«E solo perché non ti dava il mattone tu lo morsichi così? Non si fa così, tu saresti contenta avere questo morso? Sai che fa tanto male?...».
«Sì, mi fa male e poi io lo dico a mia mamma e viene qui e ti dà uno sberlone».
«No, alla mamma lo dico io e non si danno gli sberloni. Andrea, per favore, vai a prendere il ghiaccio. Adesso tu, Stella, stai seduta qui a pensare».
A questa notizia, si butta per terra urlando a più non posso.
«Anche se gridi e ti butti per terra non vai a giocare, stai qui».
«Nooo... ».
«E invece sì, Sinforosa che adesso sta qui? E io non gioco più con te».
«Si, Giulio, lei adesso sta qui e se va avanti a urlare sta qui di più. Togliamo il ghiaccio?».
«No, ancora un pochino».
Lui si fa coccolare un po' e lei, pian piano, capisce che le conviene accettare la punizione.
Eh, questi bimbi di tre anni!


sinforosa castoro

lunedì 25 novembre 2013

Editori a pagamento

Mi rivolgo agli scrittori che riempiono la rete.
Cosa ne pensate delle case editrici che chiedono un contributo?
Avete esperienze, consigli, suggerimenti, indicazioni da darmi?
Grazie di cuore a chi vorrà rispondere.







Scrittura spontanea: «Maestra, cos'ho scritto?».








sinforosa castoro

domenica 24 novembre 2013

Si chiude l'anno della fede

Oggi 24 Novembre, festa di Cristo Re dell'universo, si chiude l'Anno della Fede dedicato alla nuova evangelizzazione.
 L'11 Ottobre 2012, Benedetto XVI aprì ufficialmente questo Anno dedicato all'approfondimento della fede in Cristo Gesù. Questo, a cinquant'anni dall'avvio del Concilio Vaticano II voluto da Giovanni XXIII e in ricordo e stretto collegamento con l'Anno della fede del 1967, proclamato da Paolo VI e il grande Giubileo del 2000, indetto da Giovanni Paolo II.
Il tema, Cristo centro del cosmo e della storia, porta con sé l'ansia di proclamarlo al mondo intero in quanto: «Gesù è il centro della fede cristiana e il cristiano crede in Dio mediante Gesù Cristo, che ne ha rivelato il volto». Omelia Papa Benedetto 11 Ottobre 2012.


...Fratelli, ringraziate con gioia il Padre che ci ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce.

 È lui che ci ha liberati
dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti
nel regno del suo Figlio diletto,
 per opera del quale abbiamo la redenzione,
la remissione dei peccati.
Egli è immagine del Dio invisibile,
generato prima di ogni creatura;
poiché per mezzo di lui
sono state create tutte le cose,
quelle nei cieli e quelle sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potestà.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose
e tutte sussistono in lui.
Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa;
il principio, il primogenito di coloro
che risuscitano dai morti,
per ottenere il primato su tutte le cose.
Perché piacque a Dio
di fare abitare in lui ogni pienezza
e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose,
rappacificando con il sangue della sua croce,
cioè per mezzo di lui,
le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli. 
Colossesi 1,12-20


sinforosa castoro

giovedì 21 novembre 2013

Diamo i numeri

Tanti Auguri a te
Tanti Auguri a te
Tanti Augu-u-ri blo-og
Tanti auguri a teee

Sì, perché oggi, 22 Novembre 2013, il mio blog compie un anno... 1 anno! Ma ci pensate? Sembra ieri!
È ancora un bloghettino, lo so, un piccolo blog che ha appena incominciato a sgambettare, tuttavia in un anno ne ha fatta di strada.
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Tanti, tanti, tantissimi amici in +
Grazie a tutti voi che avete la pazienza di seguirmi.
UN ABBRACCIO



sinforosa castoro

martedì 19 novembre 2013

... Come il giorno di ieri che è passato

In questa uggiosa e fredda  giornata di fine Novembre sono stata raggiunta dalla triste notizia della morte di una collega, ancora giovane, che proprio ieri se ne è andata.
La morte è sempre sconvolgente, anche quando te l'aspetti. Arriva, inesorabile, e si porta via una persona speciale, perché, di fatto, ciascuno è speciale e ce ne rendiamo conto proprio dinanzi a lei, alla morte. È allora che ci ritornano alla mente, come in uno spot pubblicitario, tutte quelle cose, magari le più banali, che quella persona, che ora ci sta dinanzi composta, muta e fredda ad accogliere le nostre lacrime, il nostro dolore, la nostra umanità ferita e ribelle, non farà mai più.
«Perché? Era così giovane, avrebbe potuto avere ancora così tanto tempo... ».
«... Per Me mille anni sono come il giorno di ieri che è passato».



sinforosa castoro

lunedì 18 novembre 2013

Case

Case... case... case... case... case... case... e ancora case.




 sinforosa castoro

domenica 10 novembre 2013

Storie degli ultimi giorni

In queste ultime domeniche dell'anno (si parla di anno Liturgico, che si concluderà con la festa di Cristo Re dell'Universo), le letture ci invitano a meditare sulle realtà ultime.
Il Signore, con le sue parole, ci "illustra" un anticipo della vita dopo.
Negli ultimi anni, anche fra i cristiani, purtroppo dico io, si è diffusa la convinzione-speranza della reincarnazione, che, peraltro, non è un premio, come spesso viene percepita, bensì una pena, poiché, secondo le dottrine induiste e buddiste che credono alla reincarnazione, ci si reincarna per raggiungere quella perfezione che permetterà all'individuo di non dover più passare da vite terrene.
Il Signore Gesù, invece, ci promette la vita eterna in Cieli Nuovi e Terra Nuova dove "non ci sarà più pianto né stridore di denti".
In queste bellissime immagini, che si riferiscono alla Cappella di San  Brizio nel Duomo di Orvieto ad opera di Beato Angelico e Benozzo Gozzoli nel 1447 e completato da Luca Signorelli del 1499-1502 e titolate
Storie degli Ultimi Giorni, notiamo come gli Angeli, al suono di tromba, chiamino i corpi morti a rivestirsi di carne nuova. I beati sono persone nuove e perfette, che si guardano fra loro e si aiutano a vicenda.
Al contrario, nell'immagine dei dannati, i dannati sono in fermento e lotta fra loro e in lotta coi demoni; ognuno pensa per sé, perché nell'inferno non c'è amore.
Sono immagini eloquenti e di grande impatto visivo.
Vi invito ad approfondire la conoscenza di questa Cappella che è ricchissima di messaggi escatologici.






da Wikipedia
sinforosa castoro

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